Nell’ultimo decennio è considerevolmente aumentato il ricorso al noleggio e al leasing per quanto riguarda l’acquisizione delle attrezzature presenti in ufficio.
Le aziende, soprattutto se di nuova costituzione o in via di sviluppo, preferiscono utilizzare la liquidità nel ciclo produttivo anziché in quello strumentale.
Mediante il ricorso al noleggio a medio o a lungo termine per l’acquisto di un bene strumentale, l’azienda ottiene la disponibilità, impegnandosi a versare un canone mensile per un determinato periodo di tempo, non dovendo investire alcuna somma di denaro per acquistare il prodotto da destinare alla propria attività imprenditoriale.
Alla fine del periodo di noleggio, il bene di cui si è usufruito va riconsegnato, potendo eventualmente stipulare un nuovo accordo.
Naturalmente, i canoni mensili versati durante il periodo di noleggio, non saranno rimborsati nemmeno in parte, rappresentando una perdita economica a danno dell’azienda, quantificabile nella somma di tutti i versamenti periodici effettuati.
Il leasing è, invece, un contratto atipico, attraverso il quale l’azienda entra immediatamente in possesso del bene, impegnandosi, come nel noleggio, al versamento di un canone periodico.
Al termine del periodo di leasing, il soggetto ha la possibilità di riscattare il bene, altrimenti può restituire la macchina da ufficio, a patto che sia stata tenuta con la diligenza del buon padre di famiglia, e quindi ancora utilizzabile. Altrimenti, l’azienda che ha ottenuto il bene in leasing, è obbligata al riscatto, versando in totale una somma maggiore di quella che sarebbe stata necessaria per acquistare il bene in precedenza.