Articolo del: 19/06/2017

Carta per Stampanti: dimensioni e tipologie

carta per stampanti

Fotocopiatrici, plotter e stampanti, sarebbero inutili senza un buon foglio di carta su cui stampare. Qui un breve articolo che elenca i vari formati.

L’etimologia del termine carta non è ancora stata accertata con sicurezza. Per alcuni studiosi deriva dal vocabolo latino charta, a sua volta originato dal greco χαράσσω (charássō). Il papiro, invece, ha condizionato alcune culture che dal nome della pianta hanno mutuato i termini utilizzati per indicare la carta: papel (spagnolo), paper (anglosassone) e papier (francese e tedesco).

La carta per stampanti

Da quando fu scoperto il procedimento per la sua produzione la carta ha sempre accompagnato l’uomo attraverso i secoli. Nel mondo 3.0 le stampanti utilizzano un particolare tipo di carta, appositamente realizzata per l’utilizzo su queste periferiche. Siccome le stampanti sono in grado di riprodurre documenti, ma anche immagini, esistono carte di formati e composizioni diverse, adatte allo specifico utilizzo: per fotografie, per documenti, ecc.

I formati A B C

dimensioni carta ISO AIl bisogno di formati che permettessero l’utilizzo dei fogli di carta in tutto il mondo, ha portato gli Stati a cercare un accordo sulle dimensioni “standard” dei fogli di carta, da adottare in tutto il mondo. È così che è nato lo standard ISO 216, attualmente la norma più seguita su tutto il pianeta, anche se USA e Canada continuano ad utilizzare i cosiddetti formati nordamericani. Per dovere di cronaca è giusto segnalare che Filippine, Argentina, Venezuela, Cile e Messico, pur avendo adottato lo standard ISO, continuano a far uso del formato lettera nordamericano.
L’ISO 216 ricomprende due tipologie di formato: la serie A , la serie B , mentre  la serie C si riferisce allo standard ISO 269. L’A0, il formato di base, è un foglio di 1m² di superficie da cui si ricavano gli altri formati, tagliando semplicemente il foglio a metà, sul suo lato più lungo. Se ne deduce che, in questo modo, il formato A1 è l’esatta metà di un A0, mentre l’A2 ne è un quarto, l’A3 un ottavo, l’A4 un sedicesimo e così via, fino ad arrivare al formato A8. L’A4, con le dimensioni di 210 × 297 mm, attualmente è il formato più noto e largamente utilizzato.
Per quanto riguarda il formato della serie B, questo è meno utilizzato, ma rappresenta la quintessenza negli utilizzi per scopi specialistici. La superficie di un foglio B0 è di 1,14 m², con il lato più lungo della lunghezza di un metro. Anche qui, le taglie successive (A1, A2, A3, ecc, fino alla A8) sono le esatte metà del foglio di partenza.

dimensioni carta ISO CLa serie C ha misure che sono medie geometriche comprese fra le taglie delle serie A e B, ma il suo utilizzo avviene quasi esclusivamente per generare buste e non è normato dalla ISO 216, ma dalla ISO 269.

Per i plotter si usano una moltitudine di formati che vanno dall’A1 fino al B0.
Esistono anche altri formati, nel mondo, ma possiamo affermare che i due sopraelencati (il nordamericano e l’ISO) sono i più importanti dal punto di vista globale, essendo gli altri relegati ad usi regionali o molto particolari.

Tipologia di carta per stampanti

I produttori di carta hanno adattato il loro prodotto in funzione degli specifici usi a cui è destinato e il processo non ha solo riguardato il formato, di cui abbiamo parlato poco sopra, ma anche la grammatura e lo spessore.
La carta, per potersi definire tale, deve avere una grammatura ricompresa fra i 10 e i 150 g/m² ed uno spessore che varia nell’intervallo fra i 0,03 e i 0,3 mm; oltre si entra nel campo del cartoncino. Tipicamente, un foglio A4 pesa 5 grammi, avendo una grammatura standard di 80 grammi al metro quadro (l’A4 è un sedicesimo di un A0: 80/16=5). Tecnicamente parlando, la grammatura indica qual’è il peso di un metro quadro di una specifica tipologia di carta. Inoltre, la grammatura delinea anche la consistenza di un foglio di carta: all'aumentare della grammatura ne aumenta anche la sua consistenza.
La carta per stampanti propriamente detta viene utilizzata in tutti gli usi più comuni utili agli uffici e ai privati: stampa di documenti, lettere, istruzioni operative, ecc. Esiste sia nel classico colore bianco che in altri colori e la grammatura è sempre la medesima. A cambiare è il contenuto per risma, poiché la carta colorata ha un costo maggiore. Questo tipo di carta si adatta sia all'utilizzo su stampanti laser, a getto d’inchiostro che sui plotter.
La carta specifica per plotter viene utilizzata in ambito ingegneristico e cantieristico, nella stesura di progetti. Si tratta di rotoli di varia grandezza e della lunghezza di alcune decine di metri.
dimensioni carta ISO BLa carta in modulo continuo o tabulato, è stata lo standard utilizzato fino agli anni ‘80 del secolo scorso. Soppiantata dalle stampanti a getto d’inchiostro che non ne fanno uso, oggi rimane in commercio per utilizzi particolari, come: la copia multipla e il prefincato. Nel primo caso si tratta di un insieme di fogli trattati chimicamente o dotati di carta carbone interposta tra i fogli per generare più copie, utilizzando il sistema di stampa ad impatto. Il prefincato, invece, è un tipo di prestampato che possiede alcune parti a schema fisso ed altre variabili. Si utilizza ancora per le fatture e le bollette, per esempio. La carta per i biglietti da visita “fai da te” viene fornita in formato A4 e i biglietti sono disponibili con angoli arrotondati o a spigolo vivo. Possono avere una finitura liscia od opaca, a seconda delle esigenze. In realtà più che di carta bisognerebbe parlare di cartoncino: la grammatura è ricompresa fra i 190 e i 220 g/m² circa e la carta è adatta sia alle stampanti ink-jet che alle laser.
La carta fotografica opaca o brillante, si trova in formato A4, con una grammatura sui 120 g/m². Qui siamo in presenza di una carta che su una facciata è stata trattata con particolari composti che reagiscono quando sono colpiti dalla luce.
La carta per etichette viene fornita in formato A4, all’interno della quale sono presenti le etichette preformate. Qui, la grammatura si aggira sui 70 g/m². È un tipo di carta che si adatta all’utilizzo con stampanti laser e ink-jet. Generalmente è una carta che su un lato contiene una colla permanente, adatta a temperature di esercizio da -20 a +100°C.

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